martedì 22 novembre 2011

La mia stagione preferita? Parte II°

Come abbiamo visto nell’articolo iniziale in Inverno è indispensabile considerare i fattori climatici e le esche.
Oggi parleremo di attrezzatura e luoghi più o meno adatti alla pesca invernale.

L’attrezzatura:

Con l’inverno, specialmente quando affrontiamo sessione di diverse ore, e dove intendiamo affrontare i nostri spot anche di notte non dobbiamo sottovalutare che stare fermi al freddo o dentro a una tenda con fuori temperature spesso sotto allo zero può diventare piuttosto sgradevole!

Per cui curiamo molto l’abbigliamento, vestendoci a cipolla con intimo tecnico, teniamo sempre al caldo testa e piedi, perché mal di testa terrificanti e geloni ai piedi possono rovinare qualsiasi pescata invernale, quindi calzini termici, scarponi tecnici adatti all’uso invernale, tipo quelli usati dai cacciatori, cuffie o passamontagna possibilmente sempre.

Per quanto riguarda la tenda utilizzate modelli validi e a doppio telo, magari se pensate di affrontare periodi in pesca molto freddi montate anche un sovra telo esterno che vi garantirà un buona temperatura all’interno della tenda.

Possibilmente sotto alla tenda mettete una bella cerata spessa oltre a quella già in dotazione alla tenda, per diminuire l’umidità e il freddo che salgono dal terreno, inoltre io di solito metto sotto al lettino tutto quello che non mi serve, come la custodia delle canne, della tenda, e quant’altro in modo da schermare ulteriormente il salire del freddo dal sottofondo.

Importantissimo è l’utilizzo di un buon sacco a pelo che sicuramente è l’arma migliore per combattere il freddo e il gelo invernale, so che la spesa per acquistarne uno può essere notevole ma la qualità in questi prodotti conta e non ve ne pentirete.

Infine una breve nota sulle stufe da tenda, io uso raramente una parabola a gas, ma solo per scaldare la tenda in frangenti veramente duri, e non dormo MAI con quella accessa, perché vuoi o non vuoi può sempre succedere qualcosa ed è meglio evitare, poi ci sono anche le stufette catalitiche, che io non ho e non ho nemmeno mai provato quindi non do consigli particolari, a parte uno, che se dormite con la stufetta in tenda, e avete 15 °C e quando uscite per una partenza in piena notte o all’alba con -5°C, state sicuri che ve ne accorgete!
Mi sento di consigliare di puntare su un buon abbigliamento tecnico ed evitare di scaldare troppo l’ambiente tenda!

Spot Invernali:

Come abbiamo detto nella I°parte la soglia sotto cui le carpe rimango praticamente bloccate è sotto i 4°C, ma c’è un fattore che non ho ancora citato e che le fa muovere anche in questi frangenti, ovvero la corrente!
Nei periodi più freddi dell’anno mi capita di spostare la mia attività di pesca in canali o fiumi dove la corrente naturale o dovuta a idrovore che pompano l’acqua, tiene in movimento le nostre amate baffute, anche con temperature davvero basse, e quindi capita che a gennaio e febbraio si riescono a fare diversi pesci per notte proprio grazie a questo.

Un altro fattore, magari più raro da trovare, sono tratti di canali in cemento, si avete capito bene, spesso i canali ,che troviamo nelle nostre zone, quando attraversano centri abitati vengono convogliati in manufatti di cemento, che in seguito al soleggiamento giornaliero, di notte, il cemento scambia calore e la temperatura dell’acqua risulta essere superiore, per cui i pesci, specialmente nelle ore notturne, si dimostrano estremamente attivi anche con temperature esterne bassissime!

Tornando invece alle cave e laghi che magari frequentiamo durante il resto dell’anno, li starà a noi capire i cambiamenti climatici favorevoli e gli spot giusti per tentare di insidiare le nostre prede, ma sconsiglio di tentare in acque ferme con periodi dove la temperatura dell’acque rimane a lungo sotto i 4°C senza nessun cambiamento climatico in quanto le probabilità di cattura sono drasticamente basse, questo vale solo per le pescate senza pasturazione preventiva, anche perché tenete presente che le carpe in acque ferme ,finché gli verrà dato del cibo, rimarranno in attività, mentre quando si sospende l’immissione di cibo le carpe si bloccheranno e nemmeno una ripresa della pasturazione sarà sufficiente a sbloccarle.

Come abbiamo visto in questi due articoletti la pesca invernale può essere affrontata con buoni e ottimi risultati in termini di taglia, dovremmo mettere in conto qualche cappotto in più ma ne varrà la pena!

A presto

Mattia Montanari






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